Per celebrare questa festa abbiamo voluto riportare due filastrocche che fanno parte della nostra cultura e della nostra storia. Sono testi che hanno accompagnato bambini e adulti per diverse generazioni.
CARNEVALE IN FILASTROCCA
di Gianni Rodari
Carnevale in filastrocca,
con la maschera sulla bocca,
con la maschera sugli occhi,
con le toppe sui ginocchi:
sono le toppe d’Arlecchino,
vestito di carta, poverino.
Pulcinella è grosso e bianco,
e Pierrot fa il saltimbanco.
Pantalon dei Bisognosi “Colombina,” dice, “mi sposi?”
Gianduja lecca un cioccolatino
e non ne da niente a Meneghino,
mentre Gioppino col suo randello mena botte a Stenterello.
Per fortuna il dottor Balanzone gli fa una bella medicazione,
poi lo consola:
“È Carnevale, e ogni scherzo per oggi vale.”
LA STAGION DEL CARNEVALE
di Carlo Goldoni
La stagion del Carnevale
tutto il Mondo fa cambiar.
Chi sta bene e chi sta male
Carnevale fa rallegrar.
Chi ha denari se li spende;
chi non ne ha ne vuol trovar;
e s’impegna, e poi si vende,
per andarsi a sollazzar.
Qua la moglie e là il marito,
ognuno va dove gli par;
ognun corre a qualche invito,
chi a giocare e chi a ballar.
Par che ognuno di Carnevale
a suo modo possa far,
par che ora non sia male
anche pazzo diventar.
Viva dunque il Carnevale
che diletti ci suol dar.
Carneval che tutto vale,
che fa i cuori giubilar.